| "Piccoli clienti, adesso sì che siete arrivati in paradiso"
Il quotidiano "La Provincia" nei due anni da quando il nostro giornale aveva denunciato che erano in corso le grandi manovre per vendere la Banca Popolare di Cremona a Lodi aveva mantenuto un atteggiamento agnostico per non dire negativo nei confronti della perdita di indipendenza dell'istituto cremonese. Ma improvvisamente ed a sorpresa si è convertito. E per sostenere la illuminazione sulla via di Damasco e dare un po' di tono alla depressa opinione pubblica cremonese che nel frattempo aveva goduto della nomina di Mario Maestroni, pure presidente del giornale agro - funerario "La Provincia", ha utilizzato "Mondo Padano", una gloriosa testata immeritatamente passata sotto il suo controllo, per avere un minimo di autorità e darsi al peana che raggiunge, alla luce delle imputazioni riguardanti Giampiero Fiorani, risvolti che definire tragicomici (o tragici tout court) è davvero dir poco. Si consideri quanto viene scritto nell'ordinanza del gip che ha portato all'arresto di Giampiero Fiorani sull'uso dei conti correnti e dei risparmi dei piccoli clienti, utilizzati persino dopo morti.
Ecco cosa vien scritto -tra l'altro - il 29 giugno del 2004:
(...) la partita è impegnativa anche perché non si tratta solo di cifre e bilanci. Quella che è stata messa duramente alla prova, ed è in gran parte da riconquistare, è la fiducia dei risparmiatori italiani. Una ricerca Swg presentata un paio di mesi fa ha evidenziato che negli ultimi anni la percentuale di coloro che ritengono di avere molta o abbastanza fiducia nelle banche è diminuita costantemente, passando dal 49% del giugno 2000 al 16% di quest'anno. Dal 2000 a oggi: un fenomeno, dunque, che è dovuto non solo ai clamorosi crac finanziari degli ultimi mesi - i bond argentini, gli scandali Cirio e Parmalat- ma anche a una generale diffidenza nei confronti della volatilità dei mercati e ai costi bancari in crescita.
Gli istituti di credito si stanno attrezzando, favorendo una maggiore trasparenza a partire dalle comunicazioni e dallo sportello, e cercando di ascoltare di più il cliente. Anche perché, come fa notare un operatore, spesso un correntista cambia banca per ricevere un trattamento più personale, piuttosto che per ottenere condizioni economiche migliori. In questo contesto hanno diverse carte da giocare le banche locali e popolari, vicine alle famiglie come alla piccola e media impresa, struttura portante dell'economia del Paese.
Aggregazione, legame con il territorio, tradizionale vicinanza alla clientela: la Banca Popolare di Cremona, entrata a far parte alla fine dello scorso anno del gruppo Bipielle, è stata un po' la cartina di tornasole per capire un sistema in movimento."
Modello Fiorani: un toccasana per la Popolare Cremona, insomma. | |